"Momento del convegno della 50&più alla presenza di un vasto publico:
Il sottoscritto Michele Natilli Presidente 50&più Molise; Paolo Spina Presidente Confcommercio Molise; Renato Borghi Presidente 50&più Nazionale; Franco Procino Segretario 50&più Molise;Michele Testa Presidente 50&più Isernia.
Matteo Renzi annuncia
misure per la svolta buona ma
ancora uno volta i pensionati
sono stati ignorati".
Questa la dichiarazione resa dal CUPLA
- Comitato Unitario Nazionale dei Pensionali dei Lavoratori Autonomi, al quale
aderiscono le Associazioni ed i sindacati dei pensionati di Confartigianato,
CNA, Casartìgiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcommercio e
Confesercenti - sul primo
pacchetto di riforme presentate dal Governo ieri
Roma, 13 marzo 2014_
"Positiva la volontà del Governo di agire sul prelievo fiscale delle fasce
di popolazione con reddito basso - commenta il CUPLA- ma limitare I'intervento
ai lavoratori dipendenti appare una misura davvero ingiusta e assolutamente non
in linea con l'obiettivo dichiarato dall'Esecutivo di sostegno sociale e di
rilancio dei consumi".
Si è pensato di intervenire sulle
detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti che percepiscono fino a 1.500
euro al mese, ma sono stati esclusi i pensionati che per la stragrande
maggioranza ne percepiscono meno di 1.000. Tale situazione - prosegue il
giudizio del CUPLA - allargherà la forbice che già esiste tra lavoratori e
pensionati sulla quota di reddito esentata da tassazione (no tax area) ed
esporrà il Governo a nuovi moniti che ci vengono dall'Europa circa l'inadeguatezza
dei livelli minimi di pensione, in Italia al di sotto del40%o del reddito medio
nazionale.
La richiesta che i pensionati del
CUPLA rivolgono con determinazione al Governo è dunque quella di riconsiderare
la necessità di includere anche i pensionati a basso reddito tra i beneficiari
di sgravi fiscali in modo da accrescerne le loro capacità di spesa, con ritorni
sicuri dal lato dei consumi.