CORPUS DOMINI
I misteri a Campobasso
La solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, spostata dal giovedì alla domenica successiva. Il miracolo avvenne nel 1263, un sacerdote boemo che aveva forti dubbi sulla presenza del corpo e sangue di cristo nel pane e nel vino dopo la consacrazione, vide il sangue schizzare dall’ostia, in modo così abbondante da bagnare tutto il corporale, venne subito portato a Urbano IV, fu quello il segnale del cielo che egli attendeva. L’anno successivo istituiva la festa del SS.mo Corpo e Sangue del Signore (Corpus Domini).
A Corpus Domini il capoluogo regionale vive una giornata affascinante. Per le strade del centro storico e nel centro urbano sfilano le caratteristiche macchine viventi, che rappresentano i misteri della fede: la “sagra dei misteri”. L'evento prevede la sfilata di tredici armature verticali ideate dallo scultore molisano Saverio Di Zinno attorno al 1740 ma l'origine della processione del Corpus Domini risale alla metà del XII secolo, istituita da Papa Urbano IV. Le macchine viventi animate dal Di Zinno consistono in una struttura metallica in ferro fuso, molto flessibile e poggiata su basi di legno.
Il Di Zinno costrui 24 macchine ma solo 18 superarono il collaudo, sei per ciascuna Confraternita, ossia I Crociati, i Trinitari e la congrega di Sant’Antonio Abate. I 18 ingegni uscirono in processione fino all’inizio del milleottocento, per causa di un terremoto ne furono distrutti alcuni. Oggi le tredici macchine sorreggono persone vere che ben imbracate formano quadri viventi. Un equilibrio perfetto tra asse portante e i vari bracci laterali: quanti sono i personaggi da reggere. La composizione nell'insieme crea un'avvincente scenografia. Adulti, ma soprattutto bambini in tenera età che rappresentano angioletti ma anche mini diavoli, danno l'illusione di librarsi nell'aria come volo di angeli grazie ai robusti ma flessibili meccanismi ben nascosti. A giusta ragione sono chiamati “ingegni” e rappresentano una delle più importanti e suggestive manifestazioni della cultura popolare religiosa molisana. I Misteri (ingegni) rappresentano le radici del genere umano e le origini della religiosità del nostro mondo.
San Isidoro agricoltore, in procinto di far sgorgare l'acqua dal terreno riarso per dissetare il suo padrone De Vargas.
San Crespino, protettore dei calzolai, è con tre angeli sospesi in aria, aventi ciascuno tra le mani un segno del martirio patito dal santo.
San Gennaro: un uomo sdraiato sulla barella con una vanga in mano rappresentante il Sebeto, il Santo in piedi sopra una nuvola e al suo fianco due angeli di cui uno porta in mano le ampolle del sangue e il Vesuvio in eruzione.
Abramo, appare nell'atto di levare il coltello contro il figlio ed un angelo è sospeso nell'aria in procinto di fermargli il braccio.
S. Maria Maddalena, ha tra le mani la croce e il vasetto dell'unguento con il quale unse i piedi del Signore.
Sant'Antonio Abate, è alle prese con le tentazioni del demonio, uno sulla spalla del Santo e l'altro sotto forma di donzella, colei che simboleggia la purezza e la serietà. Quest'ultima vagheggia con uno specchio mentre l'altro provocando un po' d' ilarità invoca: (runzella, runzella, vietènne, vieténne).
L'Immacolata Concezione: la Vergine è sospesa in aria, poggiata sulla luna, sorretta dalla croce con il serpente ai suoi piedi.
San Leonardo, in abito Sacerdotale è in alto sopra una nube sostenuta da un angelo che si regge sull'alabarda di un soldato.
San Rocco: il mistero rappresenta il santo su una nuvola sorretta da un angelo; alla base, su di una barella, giace un appestato.
Madonna dell'Assunta: la Vergine è in atto di volare in cielo poggiata su una nube; sotto vi è la tomba aperta da cui esce il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo della vergine.
San Michele è in lotta con un demonio incatenato da scaraventare nella bocca dell'inferno.
San Nicola: vi è inscenata una corte reale riunita intorno aduna tavola imbandita; il Re di Babilonia, sua moglie, e i loro figliuoli.
SS. Cuore di Gesù: è l'unica struttura non costruita dal Di Zinno ma realizzata nel 1968 dal bravissimo artista Tucci il quale si è ispirato alla tecnica del Di Zinno. Essa rappresenta la Sacra Famiglia formata da San Giuseppe, la Madonna e il Bambino, seduti. Intorno a loro si librano quattro angeli che reggono un serto di fiori a forma di cuore con su scritto: J.H.S. (Jesus hominum salvator).
La città si trasforma in una vera e propria “Happy Family”. E' proprio in questa giornata che il campobassano dimostra la sua ospitalità invitando parenti ed amici provenienti dai paesi circostanti e da fuori regione. La manifestazione si svolge con grande concorso di folla, e altrettanto spirito di partecipazione.